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Che cosa è per voi il cibo?

Che cosa è per voi il cibo?

Provo a riassumere che cosa è per me il cibo…

Gioia. Gola. Cultura, piacere, convivialità. Fecondo argomento di conversazione, serbatoio di tradizioni. Sfida al supermercato, inviti al ristorante.

Il cibo non è soltanto materia che transita nel corpo. Ci permette di rimanere in vita e di compiere lavoro: crescere, muoversi, rinnovarsi. È la fonte di energia della nostra esistenza, è la fonte di elementi protettivi per la salute.

Per svolgere qualunque lavoro, anche solo per rimanere in vita, occorre energia. Ed è il cibo a fornirla. La si calcola in calorie, che indicano la capacità degli alimenti di sviluppare energia che può essere utilizzata subito dall’organismo oppure messa da parte come sostanza di riserva (sotto forma di grassi nei tessuti adiposi o di glicogeno nei muscoli e nel fegato). Tecnicamente una caloria è la quantità di calore necessaria a innalzare la temperatura di 1 grammo d’acqua da 14,5 a 15,5 gradi. Le sostanze nutritive più caloriche sono i grassi (9 chilocalorie per grammo), seguono carboidrati e proteine. Ma questa banale valutazione non basta, non serve a comprendere quanto un cibo sia effettivamente “nutriente”. Il conto meccanico delle calorie indica solo la capacità energetica del cibo ma non dice nulla sul valore nutritivo in termini di vitamine, sali minerali, qualità delle proteine, funzionalità biologica, vitalità, gusto, piacevolezza, genuinità. È limitativo e scorretto definire nutriente un cibo solo perché è molto calorico.

Il cibo può avere una funzione protettiva e, con qualche accortezza, terapeutica. Fibre, vitamine, sali minerali e migliaia di micronutrienti, abbondanti nei cibi più sani, contribuiscono in modo decisivo alla vitalità, alla buona salute, alla giovinezza, a contrastare alcune malattie.

Purtroppo, però, non c’è mai tempo. Siamo stressati. L’inquinamento. Il marketing e la pubblicità, i pregiudizi e le abitudini errate. Tutto interferisce con queste funzioni base dell’alimentazione. La mancanza di tempo ci costringe a scelte frettolose e a consumi compulsivi. Lo stress cronico surriscalda le nostre ghiandole surrenali distruggendo le capacità di rigenerazione. L’inquinamento appesta i campi e la chimica s’insinua subdolamente in ogni piatto. Tattiche di marketing aggressive stravolgono le nostre abitudini alimentari, lasciandoci in balìa di preconcetti errati. Gli strumenti a nostra disposizione per ripristinare gli equilibri e compiere nuove scelte critiche, però, sono numerosi ed è sempre bene affidarsi ad un professionista quando si capisce che è giunta loro di VOLERSI BENE MANGIANDO SANO.

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